Rocco Chinnici |
Trent'anni fa, il 29 luglio 1983, Cosa Nostra uccise con un'autobomba carica di circa 48 chili di tritolo il giudice Rocco Chinnici, i carabinieri Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta (membri della scorta) e il portiere Stefano Li Sacchi.
E' la strage di via Giuseppe Pipitone Federico, a Palermo, il cui bilancio finale fu di 4 morti e 19 feriti.
Oggi altri magistrati siciliani (i pm di Palermo e Caltanissetta) seguono l'esempio di Rocco Chinnici. Pur essendo anch'essi consci dei notevoli rischi cui le loro indagini e i processi da esse scaturiti li espongono, proseguono il loro lavoro di onesti servitori delle Istituzioni, mantenendo la schiena dritta. Con grande professionalità e profondo senso dello Stato, combattono ogni giorno la giusta battaglia contro la mafia e i suoi potenti amichetti (politici e non solo). Pertanto conoscere la vicenda di un magistrato barbaramente assassinato nel 1983 può essere utile affinchè le coscienze non si assopiscano e certi tristi episodi non abbiano più a verificarsi.
Per questo il sito di "ANTIMAFIA Duemila" ha pubblicato il post sulla storia di Chinnici che ho scritto un anno fa su questo blog: perchè la memoria del passato viva nel presente e per il presente.
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