CONTRO LA BARBARIE
voi oltran(a)zisti dell'ISIS
(Integralisti Stupidi
e Ignoranti Sterminatori)
vi divertite così tanto
e a bruciare i libri,
mi sembra doveroso dedicare questo post
proprio a voi
e alle vostre inutili vite.
Per fortuna (nostra)
Un libro vi seppellirà!!!
"Là dove si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini"
Heinrich Heine,
poeta ebreo e tedesco,
"Almansor" (tragedia), 1821.
"La libertà, il benessere e lo sviluppo della società e degli
individui
sono valori umani fondamentali.
Essi potranno essere raggiunti
solo
attraverso la capacità di cittadini ben informati
di esercitare i loro diritti
democratici
e di giocare un ruolo attivo nella società.
La partecipazione
costruttiva e lo sviluppo della democrazia
dipendono da un'istruzione
soddisfacente,
così come da un accesso libero e senza limitazioni
alla
conoscenza, al pensiero, alla cultura e all'informazione.
La biblioteca pubblica, via di accesso locale alla conoscenza,
costituisce una
condizione essenziale
per l'apprendimento permanente,
l'indipendenza nelle
decisioni,
lo sviluppo culturale dell'individuo e dei gruppi sociali.
Questo Manifesto dichiara la fede dell'UNESCO nella biblioteca pubblica
come
forza vitale per l'istruzione, la cultura e l'informazione
e come agente
indispensabile per promuovere
la pace e il benessere spirituale delle menti di
uomini e donne.
[…] La biblioteca pubblica è il centro informativo locale
che
rende prontamente disponibile per i suoi utenti
ogni genere di conoscenza e
informazione.
I servizi della biblioteca pubblica sono forniti
sulla base dell'uguaglianza di
accesso per tutti,
senza distinzione di età, razza, sesso, religione,
nazionalità, lingua o condizione sociale.
[…] Le raccolte e i servizi non devono essere soggetti
ad alcun
tipo di censura ideologica, politica o religiosa,
né a pressioni commerciali"
Federazione Internazionale delle Associazioni e Istituzioni Bibliotecarie/UNESCO,
"Manifesto sulla biblioteca pubblica", novembre
1994.
"La biblioteca fornisce l'accesso
alla conoscenza,
all'informazione e alle opere dell'immaginazione
tramite una gamma di risorse e
di servizi
ed è aperta equamente a tutti i membri della comunità
senza
distinzione di
razza, nazionalità, età, genere, religione, lingua, disabilità,
condizione economica e lavorativa e grado di istruzione.
[…] Compito primario della biblioteca pubblica
è
offrire risorse e servizi,
con una varietà di mezzi di comunicazione,
per
soddisfare le esigenze individuali e collettive
di istruzione, informazione e
sviluppo personale,
compreso lo svago e l’impiego del tempo libero.
Le
biblioteche svolgono un ruolo importante
nello sviluppo e nel consolidamento di
una società democratica
permettendo a ciascuno di avere accesso
a un’ampia e
variegata gamma di conoscenze, idee e opinioni.
[…] Il bisogno di un'agenzia
aperta a tutti
che desse accesso al sapere
[…] per sostenere l’istruzione
formale e informale
è stata la ragione sottesa all'istituzione e al
mantenimento
della maggior parte delle biblioteche pubbliche
e ne costituisce
ancora una funzione fondamentale.
Lungo tutto l’arco della vita
le persone
hanno bisogno di istruzione,
presso istituzioni come le scuole e le università
o in contesti meno formali collegati al loro lavoro e alla vita quotidiana.
L’apprendimento non termina
con il completamento dell’istruzione vera e propria
ma rappresenta, per la maggior parte delle persone,
un’attività che prosegue
per tutta la vita.
In una società sempre più complessa
le persone avranno
bisogno di acquisire nuove capacità
in vari momenti della loro vita
e la
biblioteca pubblica ha un ruolo importante
nel favorire questo processo.
[…] L’accesso
all'informazione e la sua comprensione
sono un diritto umano fondamentale […].
Offrendo un
ampio ventaglio di informazioni
la biblioteca pubblica aiuta la collettività
a
discutere e decidere in maniera documentata
sulle questioni più importanti.
[…] L’informazione
è molto importante
per lo sviluppo individuale e sociale [...].
Ma l’informazione,
nonostante la sua rapida crescita,
non è alla portata della maggioranza della
popolazione del mondo
e il divario tra i <<ricchi>> e i <<poveri>> di informazione
continua ad allargarsi.
La biblioteca pubblica ha un ruolo decisivo nel colmare
questo divario [...].
L’opportunità di accrescere la creatività personale
e di coltivare nuovi interessi
è importante per lo sviluppo umano.
Ma per
questo c’è bisogno dell'accesso
al sapere e alle opere dell’immaginazione.
La
biblioteca pubblica può mettere a disposizione
[...] un ricco e variegato patrimonio
di conoscenze e
di realizzazioni creative
che nessun individuo potrebbe acquisire per conto
proprio.
L'offerta di grandi raccolte della letteratura e del sapere di tutto
il mondo,
compresa la letteratura locale,
è stata un contributo importantissimo
della biblioteca pubblica
e costituisce tuttora una sua funzione
indispensabile.
La fruizione di opere dell’immaginazione e del sapere
contribuisce grandemente all'educazione della persona
e a uno svago che sia
ricco di significato.
La biblioteca pubblica può dare anche un contributo
fondamentale
alla sopravvivenza quotidiana e allo sviluppo socio-economico
attraverso il suo coinvolgimento diretto in campagne di informazione
rivolte a
comunità in via di sviluppo:
partecipando, per esempio, a programmi di
apprendimento delle capacità di base del saper vivere,
di istruzione elementare
degli adulti e
di sensibilizzazione sull'AIDS.
[…] La biblioteca pubblica
ha anche un ruolo importante
come centro di attività per lo sviluppo culturale
e artistico della comunità,
contribuendo a creare e sostenere la sua identità
culturale.
[…] Il contributo della biblioteca deve riflettere
la varietà di
culture presenti nella comunità.
[…] La biblioteca pubblica ha un ruolo
importante
come spazio pubblico e di incontro,
soprattutto nelle comunità che
dispongono
di pochi luoghi di aggregazione.
Qualche volta è considerata il <<salotto>>
della comunità.
Recarsi in biblioteca per ricerche
o per informazioni legate ai
propri studi o interessi personali
porta le persone a entrare in contatto
informale
con altri membri della comunità.
Usare la biblioteca pubblica può
quindi rivelarsi
un’esperienza sociale positiva.
[…] La biblioteca pubblica,
svolgendo il suo ruolo in questi campi fondamentali,
è un agente di sviluppo
sociale e personale
e può diventare un fattore positivo di cambiamento per la
comunità.
Offrendo una vasta gamma di materiali a sostegno dell’istruzione
e
rendendo accessibile a tutti l’informazione,
la biblioteca pubblica può
apportare benefici economici e sociali
agli individui e alla comunità,
favorire
la creazione e il consolidamento di una società
informata e democratica,
e
aiutare le persone ad arricchire e sviluppare la loro vita
e quella della
comunità in cui vivono.
La biblioteca pubblica dovrebbe essere consapevole
delle questioni che vengono dibattute all'interno della comunità
e fornire
informazioni utili alla discussione"
Federazione Internazionale delle Associazioni e Istituzioni Bibliotecarie/UNESCO,
"Il servizio bibliotecario pubblico: linee guida per lo sviluppo", 2001.
"Care sorelle e fratelli,
ci rendiamo conto dell'importanza
della luce
quando vediamo le tenebre.
Ci rendiamo conto dell'importanza della
nostra voce
quando siamo messi a tacere.
Allo stesso modo,
quando eravamo nel
distretto dello Swat, nel Nord del Pakistan,
ci siamo resi conto dell'importanza
delle penne e dei libri
quando abbiamo visto le armi.
Il saggio detto <<La penna è più potente della spada>> era vero.
Gli estremisti hanno
paura dei libri e delle penne.
Il potere dell'istruzione li spaventa.
Hanno
paura delle donne. Il potere della voce delle donne li spaventa.
Questo è il
motivo per cui
hanno ucciso 14 innocenti studentesse di medicina
nel recente
attentato a Quetta.
Questo è il motivo per cui
hanno ucciso molte insegnanti e operatrici
della campagna di vaccinazione contro la poliomielite
nella provincia di Khyber
Pakhtunkhwa e nelle Aree Tribali di Amministrazione Federale.
Questo è il
motivo per cui
ogni giorno fanno saltare in aria le scuole.
Perché avevano e hanno
paura del cambiamento,
paura dell'uguaglianza che noi porteremo nella nostra
società.
Ricordo che c'era un ragazzo nella nostra scuola
a cui un giornalista
chiese:
<<Perché i talebani sono contro l'istruzione?>>.
Lui rispose
molto semplicemente. Indicando il suo libro disse:
<<Un talebano non sa che
cosa c'è scritto in questo libro>>.
[…] Cari fratelli e sorelle,
non
dobbiamo dimenticare che
milioni di persone soffrono la povertà, l'ingiustizia
e l'ignoranza.
Non dobbiamo dimenticare che
milioni di bambini non vanno a scuola.
Non dobbiamo dimenticare che
le nostre sorelle e i nostri fratelli sono in
attesa di
un luminoso futuro di pace.
Intraprendiamo quindi una lotta globale
contro l'analfabetismo, la povertà e il
terrorismo
e prendiamo i nostri libri e le nostre penne.
Sono le nostre armi
più potenti.
Un bambino, un insegnante, una penna e un libro
possono cambiare
il mondo.
L'istruzione è l'unica soluzione.
L'istruzione è la prima cosa"
Malala Yousafzai,
blogger e attivista pakistana impegnata per i diritti dei minori
(primo fra tutti, quello all'educazione e all'istruzione),
discorso all'Assemblea della Gioventù delle Nazioni Unite
presso il Palazzo di Vetro di New York,
"Lampedusa non ha
né una biblioteca
né un negozio dove poter
acquistare libri.
Voi ci vivreste mai in una città dove non è possibile comprare dei libri?
Io
non credo!"
Giusi Nicolini,
sindaco di Lampedusa,
appello, 30 luglio 2013.
"Le librerie sono un presidio di civiltà.
Ogni volta che chiudono, un pezzo di società va via con loro.
Muore.
Sono luoghi di sovversione per antonomasia:
vi si incontrano, spesso, intelligenze sveglie e curiose,
uomini e donne che hanno desiderio di conoscenza.
Divoratori di libri, di giornali,
signori spesso miopi che riescono a vedere lontano.
Molto lontano e meglio di altri.
E, si sa,
curiosità e conoscenza
sono i grandi nemici di chi non desidera che si disturbi il manovratore:
i coltivatori dell'opacità sociale.
Sia egli il capo di una cosca mafiosa
oppure
un politico che non ammette opposizione,
come tanti ce ne sono in questa nostra democrazia malata.
Nemici della verità, o delle tante verità che si possono trovare nei libri"
Nino Amadore,
giornalista de "Il Sole 24 ORE",
"I sovversivi. In terra di mafia la normalità è rivoluzione", Laterza, ottobre 2013.
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