venerdì 2 ottobre 2020

ESSERE (non FARE) I BIBLIOTECARI


"Se c'era una cosa che amavo quasi quanto gli animali, erano i libri. 
Leggere mi trasportava 
in luoghi esotici, 
in periodi affascinanti della storia 
e in mondi totalmente diversi dal mio. 
In un nevoso pomeriggio di dicembre, quando avevo otto anni, 
mia madre, preoccupatissima, mi trovò nella nostra casetta sull'albero. 
Ero immersa nel mio romanzo preferito 
della serie La casa nella prateria di Laura Ingalls Wilder, 
quello in cui il papà viene sorpreso da una bufera di neve 
e mangia i dolci di Natale che stava portando alle figlie, Laura e Mary. 
La mamma mi aveva cercata per mezz'ora 
ed era rimasta senza voce a furia di chiamarmi. 
Malgrado le mie ripetute spiegazioni, non riusciva a capire che 
mi ero soltanto calata nella parte di Laura in attesa nella sua capanna. 
Starmene seduta al freddo nella casetta sull'albero aveva perfettamente senso per me. 
Quando ho scoperto che 
avrei potuto fare un lavoro che mi permettesse di passare ogni singolo giorno della mia vita in mezzo ai libri, 
la gioia che ho provato è stata assoluta"
 
Tracey Garvis Graves, "Il mondo visto da Annika Rose", Sperling & Kupfer, 2019 (titolo originale "The Girl He Used to Know"
letteralmente "La ragazza che lui conosceva", 2019).
 
 

"<<Ti piace lavorare alla biblioteca?>>.
 <<Lo adoro. E' quello che ho sempre voluto fare>>"
 
Tracey Garvis Graves, "Il mondo visto da Annika Rose", Sperling & Kupfer, 2019 (titolo originale "The Girl He Used to Know"
letteralmente "La ragazza che lui conosceva", 2019).
 
  

"<<Com'è andata la giornata?>> 
le domando dopo aver comunicato al tassista la nostra destinazione.  
<<Bene. 
Un po' pesante. 
Ho passato la maggior parte del tempo a setacciare le erbacce>>.
<<Le erbacce?>>.
<<Le collezioni della biblioteca 
sono come dei giardini per noi [bibliotecari, N.d.A.]
e le dobbiamo ispezionare in cerca di libri danneggiati o datati. 
Prendo il carrello 
e controllo un'intera sezione 
per assicurarmi che 
gli utenti possano usufruire della miglior scelta di testi possibile>>"
 
Tracey Garvis Graves, "Il mondo visto da Annika Rose", Sperling & Kupfer, 2019 (titolo originale "The Girl He Used to Know"
letteralmente "La ragazza che lui conosceva", 2019).
 
 

"<<Quindi, 
visto che lavori in una biblioteca, 
devono piacerti molto i libri>>, 
osserva Sherry. 
<<I libri mi piacciono più della maggior parte delle persone>>, 
replica Annika"
 
Tracey Garvis Graves, "Il mondo visto da Annika Rose", Sperling & Kupfer, 2019 (titolo originale "The Girl He Used to Know"
letteralmente "La ragazza che lui conosceva", 2019).
  
 

"<<Tu che cosa faresti 
se decidessi che non vuoi più lavorare in biblioteca?>>.
<<Scriverei commedie. Tutto il giorno>>. 
Mimo il gesto di digitare su una tastiera. 
<<Ma non posso immaginare di lasciare la biblioteca. La amo troppo>>.
<<Sei fortunata>>.
Mi stringo nelle spalle. 
<<So solo che non potrei passare la vita 
a fare una cosa che non mi rende felice>>"
 
Tracey Garvis Graves, "Il mondo visto da Annika Rose", Sperling & Kupfer, 2019 (titolo originale "The Girl He Used to Know"
letteralmente "La ragazza che lui conosceva", 2019).
 
 

"Ho usato ogni giorno di ferie che mi restava, 
e quando li ho finiti, ho presentato le mie dimissioni alla biblioteca. 
Mi hanno assicurato che 
mi riassumeranno quando sarò pronta a tornare al lavoro, 
e Jonathan mi ha detto che 
questo dimostra quanto mi apprezzassero. 
Mi fa sentire davvero bene ascoltare queste cose, 
perché non so mai realmente che cosa le persone pensano di me, 
almeno quelle che non mi dicono cose sgarbate in faccia. 
Tornerò, perché amo il mio lavoro alla biblioteca"  

Tracey Garvis Graves, "Il mondo visto da Annika Rose", Sperling & Kupfer, 2019 (titolo originale "The Girl He Used to Know"
letteralmente "La ragazza che lui conosceva", 2019).
 

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