GLI ERETTI DI ALLAH
"Paradise lost", immagine tratta da "Vignette di AGJ" |
"I detonatori
erano il pensiero fisso di Salim [aspirante kamikaze,
capo missione di un gruppo terroristico islamico, N.d.A.].
<<Ho poco tempo, ma riuscirò a fabbricarli.
L'ho visto fare, non è difficile.
Vado a comprare i pezzi, li assemblo, e tutto sarà a posto.
Cosa credono, Feisal e Amira
[gli altri due aspiranti kamikaze islamici del medesimo gruppo terroristico, N.d.A.],
che io sia un incapace?
Mi osservano, mi giudicano, mi criticano.
Vorrei vedere loro al mio posto, a sostenere il peso della missione!
Sono capitati degli incidenti, e allora?
Sto tappando i buchi, sto risolvendo.
[...]
Incollerirmi adesso è inutile.
Devo guardare avanti.
Il primo giorno di ottobre
[data prevista dai terroristi islamici per compiere gli attentati a Napoli, N.d.A.]
è vicino.
Servono i detonatori, e io saprò costruirli.
Faremo tre botti, uno più forte dell'altro.
Bum bum bum!
Se ne accorgeranno, i napoletani, sì che se ne accorgeranno!
Il mondo intero se ne accorgerà.
E mentre l'Occidente piangerà,
io starò a spassarmela nel mio Paradiso, nel Jannah,
con settantadue vergini.
Anche Feisal ne avrà altrettante.
Per Amira non so quale sia il premio; forse andrà in sposa a un martire.
Ma ce la farò a soddisfare settantadue vergini?
Mi hanno garantito che avrò un'erezione eterna,
però settantadue sono tante.
A me ne basterebbero una ventina.
Quando sarò lì, lo farò presente.
Apprezzeranno la mia modestia e mi accontenteranno.
Ora devo pensare ai detonatori.
Senza detonatori, niente martirio.
E senza martirio,
niente Jannah,
niente vergini
e niente erezione>>"
Pino Imperatore, "Allah, San Gennaro e i tre kamikaze", Mondadori, 2017.
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