martedì 11 febbraio 2014

MARIA CONCETTA, UNA DI NOI - Parte II



Ora segnalo un paio di aggiornamenti:



Sua cognata, Tita Buttafusca, moglie di Pantaleone Mancuso, entrò nel marzo 2011 in una caserma dei carabinieri per raccontare omicidi e faide tra clan e invocare - tra le lacrime - la protezione dello Stato.
La famiglia mafiosa, però, venne a conoscenza della sua testimonianza.
Da quel momento non solo Tita non si recò più dai carabinieri, ma si rifiutò di firmare le ultime pagine del proprio verbale.
Un mese dopo il marito-capomafia si presentò dagli stessi carabinieri per riferire che la moglie aveva ingerito dell'acido.
Morì due giorni dopo in ospedale.   

P.S. "Questa mafia, questa criminalità, è uno schifo. [...] La spazzatura entra nella mafia e si sente importante. Queste persone si montano la testa e invece non sono nessuno. [...] Sono battagliera, ma mi sento un goccia nell'acqua e con quello che faccio forse non concluderò nulla. Molti mi ripetono che dovrei stare zitta, ma così non cambieremo mai".
Parola di Immacolata Mancuso.



Quello che avete appena letto è il mio 100° post. Auguri!!!

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