"Non ci sono libri osceni
ma soltanto uomini osceni con menti oscene"
"molti autori possono denudare il corpo umano,
ma pochi hanno l'audacia, il genio di
mettere a nudo lo spirito umano"
Irving Wallace, "Sette lunghi minuti", Biblioteca Universale Rizzoli, 1991 (titolo originale "The seven minutes", letteralmente "I sette minuti", 1969).
"un editore francese una volta scrisse che la cosa più interessante riguardo all'erotismo non era che esistono trentadue posizioni del coito, ma piuttosto
<<che cosa si agita
nella testa delle persone,
il modo in cui gli amanti reagiscono a vicenda>>"
Irving Wallace, "Sette lunghi minuti", Biblioteca Universale Rizzoli, 1991 (titolo originale "The seven minutes", letteralmente "I sette minuti", 1969).
"[...] l'idea di
usare dei censori
per impedire di
pensare al sesso
è pericolosa.
Una persona che
non pensi al sesso
è anormale.
Pensare al sesso
può spingere
a pratiche sessuali
che possono migliorare
i rapporti coniugali.
Pensieri di sesso
che rendono l'amore
un sentimento affascinante
non possono certo
essere messi fuori legge.
[...] Impedire
un'opera d'arte
perché incoraggia a
pensare al sesso
è una minaccia alla salute della collettività.
[...] Sesso e oscenità non sono sinonimi.
Materiale osceno
è quello che tratta il sesso
in modo da suscitare un interesse lascivo.
La rappresentazione del sesso...
in arte, in letteratura, in opere scientifiche
non è in se stessa una ragione sufficiente per
negare a quel materiale
la protezione costituzionale per la libertà di parola e di stampa.
Il sesso, questa grande energia motrice nella vita dell'individuo,
è stato indiscutibilmente
argomento di pregnante interesse per l'umanità in qualunque epoca
ed è uno dei problemi vitali che interessano e preoccupano da sempre la società"
Irving Wallace, "Sette lunghi minuti", Biblioteca Universale Rizzoli, 1991
(titolo originale "The seven minutes", letteralmente "I sette minuti", 1969).
"Signore e signori della giuria,
dal banco dei testimoni
avete udito
un famoso psichiatra,
il dottor
Yale Finegood,
parlare degli
innocui effetti
della pornografia.
L'effetto
più sinistro
di una lettura del genere
- avete udito l'affermazione del teste, vero? -
è che
evoca fantasie nella mente del lettore.
Riguardo a questo punto,
due psicologi inglesi hanno domandato
cosa vi sia di tanto sbagliato
riguardo alle fantasie erotiche
e alla diffusione di materiale - materiale anche scioccante -
che alimenti le voglie della persona sessualmente immatura
per quel tipo di fantasie.
[...] Ciò che la difesa vuol dire è che
il peggior risultato che possa derivare dalla lettura di un libro erotico
potrebbe essere
la masturbazione,
un atto che non fa male a nessuno [...].
Vi è un certo paradosso,
espresso succintamente da uno studioso di censura, Gershon Legman,
che dice così:
<<L'assassinio è un reato. Descriverlo non è un reato.
Il sesso non è un reato. Descriverlo lo è>>"
Irving Wallace, "Sette lunghi minuti", Biblioteca Universale Rizzoli, 1991
(titolo originale "The seven minutes", letteralmente "I sette minuti", 1969).
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