Ieri il sito internet de "il Fatto Quotidiano" ha pubblicato due video-servizi illuminanti, poichè confermano in maniera palese:
- da un lato, il costante ricatto avanzato dalla famiglia Riva e dai vertici dell'Ilva di Taranto, per cui o si fa come vogliono lor signori (con tanti saluti alla tutela dell'ambiente e alla salute delle persone) oppure mettono in mobilità migliaia di lavoratori;
- dall'altro, quanto sia enorme e intricato il grumo di corruzione, sudditanza (all'interesse privato e criminale) e tradimento (del mandato pubblico e istituzionale, al servizio esclusivo della collettività e del bene comune) che caratterizza da tempo gli amministratori pubblici locali e nazionali di fronte al gigantesco inquinamento prodotto dall'Ilva di Taranto (con conseguenti gravissimi danni ambientali e alla salute delle persone).
Qui il primo (i fatti si svolgono tra il 7 giugno e il 29 luglio 2010);
qui il secondo, che coinvolge il Presidente della Regione Puglia (dal 2005) Nichi Vendola in un'intercettazione telefonica del 6 luglio 2010 (qui nella versione integrale).
Due anni dopo, il 26 luglio 2012, un politico italiano avrebbe così espresso - pubblicamente - il suo profondo pensiero ambientalista:
"noi ci siamo sempre contrapposti a un certo ambientalismo fondamentalista e isterico che pensa che tra i beni da tutelare non ci debba essere il lavoro, in una storia come quella di Taranto".
Si tratta di un certo Nichi Vendola (la cui esternazione ho già avuto modo di commentare su ilfattoquotidiano.it il 13 agosto 2012).
Della serie: viva la sincerità!!!
P.S. Considerando che il partito di cui Vendola è fondatore e presidente si chiama "Sinistra Ecologia Libertà" (Sel), bisogna riconoscere che mai nome è stato più indovinato. Complimenti!
P.S. Considerando che il partito di cui Vendola è fondatore e presidente si chiama "Sinistra Ecologia Libertà" (Sel), bisogna riconoscere che mai nome è stato più indovinato. Complimenti!
Nichi Vendola |
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