giovedì 19 luglio 2012

LE SUE IDEE NON MORIRANNO MAI!
PAOLO E' VIVO E LOTTA INSIEME A NOI!

"Vi è un accertamento rigoroso di carattere giudiziario che si esterna nella sentenza, nel provvedimento del giudice, e poi - successivamente - nella condanna, che non risolve tutta la realtà, la complessa realtà sociale. Oltre ai giudizi del giudice esistono anche i giudizi politici, cioè le conseguenze che da certi fatti accertati trae o dovrebbe trarre il mondo politico. Esistono anche i giudizi disciplinari. [...]
Ora, l'equivoco su cui spesso si gioca è questo; si dice: quel politico era vicino al mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con l'organizzazione mafiosa, però la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E no! Questo discorso non va perchè la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale. Può dire: be', ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria, che mi consente di dire che quest'uomo è mafioso. Però siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, cioè le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, cioè i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi, che non costituivano reato, ma erano o rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. 
Questi giudizi non sono stati tratti perchè ci si è nascosti dietro lo "schermo" della sentenza, si è detto: questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto. Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di gente che è disonesta, ma non è stata mai condannata perchè non ci sono le prove per condannarla, però c'è il grosso sospetto che dovrebbe, quantomeno, indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia e non soltanto a essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti da episodi o da fatti inquietanti, anche se non costituenti reato?".

Lezione di Paolo Borsellino agli studenti dell'Istituto Professionale di Stato per il Commercio "G.A. Remondini" di Bassano del Grappa, 26 gennaio 1989.

                    Per ingrandire l'immagine, clicca su "YouTube" in basso a destra 
                       (le parole sopra citate iniziano a partire dal minuto 1:14:55)

Nessun commento:

Posta un commento