mercoledì 19 febbraio 2014

MATTEO, BUGIARDO E CONDANNATO


Nel frattempo, entrambi i nostri eroi hanno fatto - ciascuno a modo suo - notevoli passi avanti.

Silvio è diventato un pregiudicato per frode fiscale e in un Paese normale sarebbe in galera a scontare la sua condanna definitiva a 4 anni di reclusione, invece di essere continuamente ricevuto nelle sedi istituzionali (Quirinale e Camera dei Deputati);

Matteo è stato scelto dagli elettori del Partito Democratico quale segretario del medesimo e si accinge a ricoprire l'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri.
Tutto ciò nonostante si sia rivelato un bugiardo (qui e qui le prove) e sia stato condannato - in 1° grado di giudizio - dalla Corte dei Conti per aver arrecato un danno erariale alla Provincia di Firenze da lui amministrata.

Ora, anche alla luce dei fatti esposti dai giudici contabili e da me raccontati nel post sopra citato, sorgono inevitabili alcuni interrogativi:

1) può Matteo Renzi essere credibile?  

2) Può Matteo Renzi parlare di meritocrazia?

3) Può Matteo Renzi gestire l'economia pubblica di un intero Stato?

Non so perchè, ma ho la netta sensazione - e il timore - che la grandissima maggioranza degli italiani risponderebbe sull'attenti e con vigore: <<Sì, signore!!!>>.

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