"D'altronde se io e il giovane ci fossimo incontrati su un treno
io forse mi sarei rammaricata
perché non eravamo in una biblioteca
(nella biblioteca di un'isola sei due volte sospeso a galla,
circondato dall'acqua, circondato dai libri),
in un rifugio
che non arriva mai in ritardo o all'improvviso,
che non parte mai lentamente per poi sparire alla vista.
Luogo intimo e sicuro,
la biblioteca è il contrario di un treno.
E' stabile,
e accoglie persone (ed eccezionalmente, bambini)
che per lo più stanno immobili,
accoglie persone che sognano,
che si oppongono al viaggio anche mentre leggono di altri mondi"
Jennifer Tseng, "Mayumi e il mare della felicità", edizioni e/o, 2016
(titolo originale "Mayumi and the Sea of Happiness",
letteralmente così come tradotto nell'edizione italiana, 2014).
"Ma non avevo voglia di soffermarmi su quei pensieri
e così dedicai le mie energie
ad accogliere il pubblico della biblioteca,
gli utenti che
leggevano e lavoravano e passavano lì le loro giornate invernali.
Erano
i giovanissimi,
i solitari,
i vecchi,
i colti,
i pensatori e i sognatori,
quelli propensi alle fughe dal reale
e quelli impegnati ad apprendere un nuovo talento,
quelli che non potevano permettersi il riscaldamento o un computer,
quelli che anche potendo non avrebbero neppure pensato di acquistare un macchinario del genere,
presi com'erano
a costruire case, a pescare, a cucire maglioni o piantare semi in un campo,
quelli che andavano di fretta,
per i quali ogni minuto significava soldi in meno,
e quelli che avevano tutto il giorno da scialacquare,
tutto il resto della vita, in realtà.
La nostra isola è un paradiso per derelitti,
un rifugio per individui segnati
dalla fragilità,
dalla vecchiaia
o semplicemente da un incurabile amore per la bellezza.
I boschi nascondono
i fuggitivi, i muti, gli eremiti, i deviati, i guasti, i selvaggi.
Mi occupai di ciascuno di loro con ugual passione e sincerità.
[...] Volevo aiutare qualcuno, soddisfare un bisogno"
Jennifer Tseng, "Mayumi e il mare della felicità", edizioni e/o, 2016
(titolo originale "Mayumi and the Sea of Happiness",
letteralmente così come tradotto nell'edizione italiana, 2014).
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