domenica 20 ottobre 2019

QUANDO UN LIBRO INDICA LA DIREZIONE DA SEGUIRE...

"I giorni seguenti furono un vero disastro, [Lara, N.d.A.] si sentiva tristissima, dormiva poco, non mangiava più e scese sensibilmente di peso. 
Quando usciva a camminare sembrava una demente: lo sguardo perso, procedeva senza direzione, amareggiata, addolorata, solitaria.
Solo quando si immergeva nella lettura riusciva ad allontanare, almeno per un po', la mente dal suo dramma.
Diego le aveva regalato due libri sul Perù, che non aveva ancora letto: li prese e iniziò a sfogliarli. 
Con grande sorpresa scoprì che sembravano scritti apposta per lei, così ci si immerse per ore, come non era riuscita a fare con gli altri libri che scorreva solo per prendere sonno. Quando si stufava di uno, lo lasciava e ne cominciava subito un altro, alla ricerca di qualche argomento che la interessasse. 
Invece, appena incominciò a leggere La profezia della curandera lo trovò indicato a lei: avrebbe potuto aiutarla a cercare soluzioni al suo caso e a trovare una direzione da seguire. 
Lo lesse dal principio alla fine, poi lo rilesse di nuovo, per tre notti consecutive, perché non aveva sonno. 
Iniziò poi a meditare sulla sua condizione alla luce degli argomenti e dei pensieri presenti in quel libro.
Nella vicenda narrata Kantu, la protagonista, lottava per un amore impossibile: il modo in cui combatteva per conquistarlo impressionò Lara, perché le calzava giusto come un anello al dito. 
Adesso non aveva più preoccupazioni né dolore, era molto più tranquilla e rilassata. C'era una strada!
Nei giorni successivi, Lara aveva in mente solo una cosa: emulare le azioni della protagonista del libro con la quale si era tanto identificata"

Hernán Huarache Mamani, "La donna dalla coda d'argento", Mondadori, 2005 (titolo originale "La mujer de la cola de plata"
letteralmente così come tradotto nell'edizione italiana, 2004).
       

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