martedì 7 gennaio 2020

LA MAGIA NEI (non dei) LIBRI

"Ci dev'essere 
qualcosa di speciale 
nei libri, 
delle cose che 
non possiamo immaginare"

Ray Bradbury, 
"Fahrenheit 451", 
Mondadori, 1966, 
già pubblicato da 
Martello Editore nel 1956 
con il titolo 
"Gli anni della Fenice" 
(titolo originale "The Fireman", letteralmente "Il pompiere",
febbraio 1951, sulla rivista di fantascienza "Galaxy Science Fiction"; "Fahrenheit 451", 1953, in volume). 



"<<Abbiamo tutto quanto occorre per essere felici, 
ma non siamo felici. 
Manca qualche cosa. 
Mi sono guardato intorno. 
La sola cosa che abbia visto mancare positivamente sono i libri 
che io avevo bruciato 
in questi ultimi dieci o venti anni. 
E allora ho pensato 
che i libri forse avrebbero potuto essere utili>>.
<<Voi siete un romantico irrimediabile [...].
Sarebbe una cosa buffa, se non fosse tragica. 
Non sono i libri che vi mancano, 
ma alcune delle cose che un tempo erano nei libri. 
Le stesse cose potrebbero essere diffuse e proiettate da radio e televisori. 
Ma ciò non avviene. 
No, no, non sono affatto libri le cose che andate cercando. 
Prendetele dove ancora potete trovarle, 
in vecchi dischi, in vecchi film e nei vecchi amici; 
cercatele nella natura e cercatele soprattutto in voi stesso. 
I libri erano soltanto una specie di veicolo, di ricettacolo 
in cui riponevamo tutte le cose che temevamo di poter dimenticare. 
Non c'è nulla di magico, nei libri; 
la magia sta solo in ciò che essi dicono, 
nel modo in cui hanno cucito le pezze dell'Universo per mettere insieme così un mantello di cui rivestirci.
[...] La maggior parte di noi non può correre qua e là notte e giorno, parlare con tutti, conoscere tutte le città della Terra, non abbiamo tempo, denaro, nemmeno tanti amici. 
Le cose che voi cercate [...] sono su questa Terra, ma il solo modo per cui l'uomo medio potrà vederne il novantanove per cento sarà un libro>>"

Ray Bradbury, "Fahrenheit 451", Mondadori, 1966, 
già pubblicato da Martello Editore nel 1956 con il titolo "Gli anni della Fenice" 
(titolo originale "The Fireman", letteralmente "Il pompiere", febbraio 1951, sulla rivista di fantascienza "Galaxy Science Fiction"; "Fahrenheit 451", 1953, in volume). 




"La cosa più importante che abbiamo dovuto piantarci duramente in testa 
fu che 
noi non contavamo, 
non eravamo importanti, 
non dovevamo considerarci e non dovevamo essere dei maestri: 
non dovevamo sentirci superiori a nessuno al mondo. 
Non siamo che sopracoperte di volumi, 
privi d'ogni altra importanza che non sia quella 
d'impedire alla polvere di seppellire i volumi"

Ray Bradbury, "Fahrenheit 451", Mondadori, 1966, 
già pubblicato da Martello Editore nel 1956 con il titolo "Gli anni della Fenice" 
(titolo originale "The Fireman", letteralmente "Il pompiere", febbraio 1951, sulla rivista di fantascienza "Galaxy Science Fiction"; "Fahrenheit 451", 1953, in volume).

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