mercoledì 21 agosto 2019

IMPARARE A ESSERE LIBERI E INDIPENDENTI


"<<Pensi che ce la farà?>>.
<<A fare che?>>.
<<A cavarsela da sé?>>.
[...] <<Non lo so, Mike. 
Forse non subito. 
E' duro assuefarsi alla libertà. 
Ma una volta che ti ci sei abituato, è splendido! 
Io lo so, l'ho imparato 
e mi auguro che un giorno lo impari anche Jerry>>"

Irving Wallace, "Sette lunghi minuti", Biblioteca Universale Rizzoli, 1991
(titolo originale "The seven minutes", letteralmente "I sette minuti", 1969).



"Non avevo un'identità ben precisa. 
[...] feci un ultimo sforzo per scoprire 
chi veramente ero e cosa potevo diventare. 
[...] Così, nel 1934 partii per il mio viaggio alla scoperta... 
alla scoperta di me stesso.
La destinazione fu Parigi,
dove è inevitabile che inizino queste esplorazioni.
Dovevo imparare a essere non soltanto un uomo, 
ma anche una persona. 
Fino a quel momento non ero stato un uomo, 
sia nel senso più esteso, sia nel senso più stretto della parola. 
Avevo paura dell'indipendenza 
come avevo paura del sesso. 
In verità [...] ero impotente, sia creativamente che sessualmente. 
Volevo scrivere e non ci riuscivo. 
Volevo amare e non ne ero capace. 
Volevo essere una persona con una sua storia personale 
e non una nota a piè di pagina nella storia di mio padre. 
Durante i primi mesi a Parigi, mi sentivo debole, inerme, sperso. 
Non facevo niente, non guadagnavo, ero perdente su tutta la linea. 
Questa era la mia situazione e la mia disperazione, 
quando incontrai una giovane americana, 
un'artista venuta anche lei all'estero, a Parigi, 
alla ricerca di quella identità e di quella liberazione che io stesso cercavo. 
Lei aveva trovato 
quello che io sino a quel momento non ero riuscito a trovare. 
La ragazza si chiamava Cassie McGraw. 
Ci innamorammo. 
Non riuscirò mai a capire quello che lei vide in me. 
Forse vide che 
c'era imprigionata dentro di me una persona più affascinante, 
che martellava e gridava per uscire, 
e fu questa persona che lei amò e si sforzò di liberare. 
[...] Cassie e io andammo a vivere insieme. 
Lei fu la mia ispiratrice, 
mi spinse a fare quello che più agognavo fare: 
scrivere, 
buttar fuori i miei sentimenti, 
mi rese cosciente di gioie 
che nessuna ricchezza di questa terra può comperare, 
la gioia degli uccelli che si librano sulle loro ali, 
il verde consolante e appagante dei prati, 
il gusto per i monumenti come testimonianze di una storia ancora viva, 
la corroborante scoperta della conversazione, 
l'apertura al punto di vista degli altri 
e, sopra ogni cosa, 
la conoscenza dell'amore, che trascende il sesso"    

Irving Wallace, "Sette lunghi minuti", Biblioteca Universale Rizzoli, 1991
(titolo originale "The seven minutes", letteralmente "I sette minuti", 1969).




Questo, caro lettore, è il 200° post del blog "Fermate il mondo"
Che dire?
Tanti auguri... a me!!!

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