martedì 24 gennaio 2012

DUPLICE OMOFOBIA (seconda parte)

Il secondo esempio di omofobia in Italia che intendo raccontare vede per protagonista Matteo Volante, studente dell'Università Bocconi di Milano, responsabile di due inquietanti episodi che dimostrano quanto sia ancora profondo l'odio nei confronti delle persone omosessuali.
Il primo si è verificato a metà maggio 2011, al quarto piano delle sede universitaria milanese di via Sarfatti. Mentre Volante era intento a strappare un manifesto sulla giornata internazionale contro l'omofobia (17 maggio) curato da B.E.St. (Bocconi Equal Students, associazione culturale studentesca che promuove il rispetto di tutte le diversità di genere e orientamento sessuale, attraverso eventi, conferenze, cineforum e dibattiti), un ragazzo ha cercato di fermarlo, ricevendo per questo insulti e minacce.
Il secondo episodio è accaduto solo un paio di settimane dopo, quando Volante ha pensato bene di imbrattare alcuni manifesti legati all'incontro "Uomini che amano le donne. Il tema della donna nel mondo del lavoro in Italia raccontato dagli uomini", organizzato da B.E.St. e svoltosi in Ateneo il 23 maggio, con frasi come "I froci si curano a Zyklon B" (il pesticida usato nelle camere a gas di alcuni campi di concentramento nazisti) e "L'Hiv la vostra punizione".
A luglio la Commissione disciplinare della Bocconi ha emanato un esemplare (e lodevole) provvedimento sanzionatorio nei confronti di Matteo Volante che inciderà sul suo voto di laurea: esclusione per 1 anno da tutte le attività universitarie (compresi il master che stava frequentando, le sessioni d'esame e la tesi di laurea), con macchia indelebile sul curriculum accademico. Volante però non si è rassegnato ed è ricorso al Tar della Lombardia per chiedere l'annullamento del provvedimento disciplinare. Il 20 dicembre scorso i giudici della IV sezione hanno però dato ragione alla Bocconi, confermando le sanzioni da essa adottate.
Nella sentenza (17 gennaio 2012, n. 181), il Collegio giudicante ha qualificato i gravi comportamenti di Volante come una palese violazione del rispetto della dignità degli omosessuali, rivelatrice per di più di una deplorevole inosservanza del dovere di rispettare la dignità e personalità individuali e le differenze culturali, sancito dall'art. 30 del regolamento didattico di Ateneo (emanato dal Rettore della Bocconi il 29 maggio 2009) e dall'art. 6.5 - dal 29 luglio 2011 è l'art. 7.6 - del regolamento dei master. Nello specifico, le frasi scritte sui manifesti denotano una pericolosa forma di disprezzo verso gay e lesbiche e lo strappo di un manifesto comprova la totale intolleranza verso diverse sensibilità culturali. Ora, in base alle sanzioni disciplinari previste dall'art. 16 del Regio Decreto Legge 20 giugno 1935, n. 1071 (il cui testo, non a caso, viene riportato dall'art. 30 del citato regolamento didattico bocconiano), i giudici non hanno potuto far altro che confermare il provvedimento punitivo adottato dall'Ateneo milanese (in ogni caso, la pena massima prevista dalla legge statale è l'esclusione dall'università per 3 anni), in considerazione della gravità del comportamento di Matteo Volante e dell'altrettanto preoccupante intolleranza da questi dimostrata verso le persone omosessuali (a tal punto da averlo portato a sperare che esse ricevano lo stesso trattamento riservato dai nazisti agli internati nei campi di concentramento). Anche il Tar, come il Tribunale civile di Milano nel caso Feltri raccontato ieri, ha voluto evidenziare l'enorme differenza esistente tra il sacrosanto diritto di critica verso ogni impostazione culturale e l'insulto gratuito di persone di cui non si condividono le idee o le scelte di vita. 
In fondo, dovrebbe essere scontato il rispetto assoluto della dignità umana per ogni persona, ma purtroppo non è così e le due vicende narrate sono qui a dimostrarlo una volta di più.

2 commenti:

  1. Mi trovi d'accordo con te, inoltre osservo l'ignoranza con cui definisce l'hiv come punizione per gli omosessuali. Non sa il signore che chiunque può venirne infettato?? C'è quasi da augurargli che capiti anche a lui, per vedere poi cosa direbbe.
    Vedo che hai fatto riflessioni su tanti argomenti, sei forse 1 studente di giurisprudenza? Comunque, molto attento a ciò d'ingiusto che succede nella nostra Italia e che spesso passa in secondo piano.

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    1. Grazie mille per il complimento!!!
      Non solo mi ha reso molto felice che quanto scrivo ti interessi, ma ho anche apprezzato la tua voglia di commentare alcuni post. Sarei onorato se volessi continuare a esprimere liberamente le tue idee su questo blog.

      P.s. Non sono uno studente di giurisprudenza: l'attenzione rivolta alla materia processuale deriva da una mia passione personale.

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